Salve amici, oggi leggendo il mio articolo penserete: "wow e tu solo ora ce ne parli?!? sei proprio in ritardo!!!".
Allora quest'anno ho deciso di iscrivere a scuola la mia bambina, Alessia, anche se un po' piccolina, avendo soli due anni, ritengo che la scuola sia importante per insegnare ai bimbi a socializzare, a renderli più autonomi e magari anche più diligenti, anche se così piccolini.
Ma volendo approfondire la questione, ho fatto un po' di ricerca e studiato un po' l'argomento.
Dunque, sono tanti gli studi condotti da psicologi infantili sul modo di reagire dei bambini lontani dai genitori. La domanda più importante che ci si pone è:
"Ma sarà giusto mandare i bimbi all'asilo nido oppure no?" e " Quando sarà il momento giusto per farlo?".
La risposta è che questa è "un'esigenza" dei tempi moderni, dei genitori che lavorano.
Per cui, per discutere di questo argomento, riferendoci alla questione se sarà giusto o meno mandare i bimbi all'asilo nido, non possiamo fare a meno di parlare di pro e contro.
E così, se da un lato i bimbi saranno più suscettibili alle infezioni e si ammaleranno più spesso, dall'altro, ciò accelera la memoria immunologica, cioè le difese immunitarie riconosceranno gli agenti infettivi con cui sono venuti già in contatto. Quindi all'epoca della scuola materna, un bimbo che ha frequentato l'asilo nido si ammalerà di meno rispetto a un bimbo che va per la prima volta a scuola.
Poi se da un lato, sicuramente l'asilo rappresenta uno stimolo alla socializzazione, alla curiosità e all'esplorazione e all'intelligenza dei piccoli, di contro nei bimbi molto piccoli la fase di contatto con i coetanei è quasi nulla perché i bimbi tendono ad ignorarsi tra loro, in più i bimbi piccoli vivono il distacco dalla mamma come una sorta di abbandono non essendo in grado di avvertire la separazione come un momento della sua giornata.
Per quanto riguarda la questione di quando sarebbe il momento giusto per inserirlo a scuola, molti psicologi affermano che fino all'età di 6-8 mesi il bimbo sovrappone e confonde la propria persona con quella della mamma, e solo dopo quest'età inizia a capire che la mamma è un'altra persona. A quest'età egli incomincia a ricordare la mamma e immaginarla con fantasia, quando è assente, e diventa capace di aspettare il suo ritorno senza angoscia.
Quindi è a questo punto che si può ritenere pronto alla nuova esperienza scolastica e a viverla positivamente.
Cari amici se vi è piaciuto l'argomento che oggi ho voluto trattare, mi farebbe piacere avere anche il vostro parere su di esso, aspetto i vostri commenti con ansia.
A questo punto, voglio raccontarvi della festa di benvenuto a scuola tenutasi a fine settembre dopo l'inserimento dei piccoli.
Per l'occasione tutte le mamme hanno preparato qualcosa da mangiare, ed io non potevo tirarmi indietro con una delle mie torte decorate.
Spero che vi piaccia.